Chi pensa che gli Orchi vivano rintanati dentro profonde caverne in attesa che un bimbo sperduto si avvicini incautamente, si sbaglia di grosso. Non sono timidi e, di certo, non sono così pazienti.
Come vivono gli Orchi?
Gli Orchi vivono in comunità di dimensioni variabili. Solitamente sono nomadi. Si insediano in un luogo fintanto che la sua ricchezza può soddisfare con facilità i loro bisogni. Quando la selvaggina inizia a scarseggiare anziché elaborare metodi di sostentamento alternativi, gli Orchi preferiscono partire alla ricerca di nuove mete propizie. Quando non trovano luoghi adatti dove insediarsi capita, non di rado, che decidano di attaccare altre comunità per derubare e saccheggiare.
Le loro usanze, sebbene differiscano da tribù a tribù, collimano su un argomenti come la sopravvivenza della tribù, il valore della forza e del coraggio, la morte gloriosa in battaglia.
Sopravvivenza del branco
La tribù o “il branco” (gli Orchi usano la stessa parola per indicare entrambi i significati) è il fulcro fondamentale della loro società. Tutto ruota intorno al concetto di branco. Sebbene non temano le azioni solitarie gli Orchi, con il tempo, hanno capito che insieme la loro forza aumenta notevolmente e, dove il singolo fallisce, il branco sopravvive e vince. La sopravvivenza del branco assume quindi un’importanza più rilevante di quella di ogni singolo individuo.
Valore della forza e del coraggio
Tutti gli Orchi imparano, sin dalla tenera età, il valore del coraggio e della forza.
Questi sono requisiti fondamentali perché un Orco possa essere definito tale.
Gli elementi deboli nel branco vengono tenuti in poco conto e se rimangono indietro nessuno si preoccupa di loro.
Le dimostrazioni di forza e coraggio garantiscono rispetto e stima.
Morte gloriosa in battaglia
E’ credenza comune tra gli Orchi che gli spiriti degli antenati valorosi in qualche modo osservino, guidino e giudichino le azioni dei vivi. Quando un guerriero muore in maniera valorosa, combattendo o compiendo un atto di estremo coraggio, il suo spirito va a unirsi a quelli dei suoi predecessori e veglierà sul branco. Hai vili che fuggono dalle battaglie è riservato l’oblio.
Alla guida della tribù si trovano solitamente il guerriero più forte, riconosciuto come capo, e uno sciamano.
Lo sciamano interpreta il volere degli spiriti e lo riporta ai membri della tribù.
Il capo prende le decisioni che riguardano il branco.
Insieme decidono le sorti della tribù.
Per divenire capo bisogna sfidare in combattimento il leader attuale e vincere.
La struttura sociale degli Orchi non fa distinzione tra maschi e femmine. Se il guerriero più forte dovesse essere una femmina sarebbe lei il capo del branco, anche se questa eventualità non capita mai in quanto i maschi sono più grossi e forti per nascita.
Chi si occupa dei piccoli se anche le femmine combattono?
Ad occuparsi dei figli sono entrambi i genitori ma solo per il primo anno. Gli Orchi crescono in fretta e dopo un anno un giovane Orco è già in grado di impugnare un arma di piccole dimensioni e andare a caccia. I piccoli che non sono in grado di badare a se stessi dopo un anno, vengono considerati come deboli e quindi lasciati indietro. Nessuno rallenta il proprio passo per aiutare un debole.
Cosa sanno fare gli Orchi?
Tutti gli Orchi sanno combattere e cacciare. Alcuni di loro si dilettano nella lavorazione di materie prime mentre altri imparano a suonare rudimentali strumenti. Lo sciamano oltre a rappresentare la comunicazione con il mondo degli spiriti possiede competenze botaniche e mediche.
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